‘Cocci – frammenti della storia segreta di Venezia’
fotografie di Antonella Barina, Taverna al Baffo, Venezia, apertura 6 marzo h. 19.00
 
Sole rotante
 

Immagini dei simboli arcaici della ceramica veneziana sono in mostra dal 6 marzo al 6 aprile alla Taverna da Baffo, in Campo Sant'Agostin, a Venezia: dal fiore che rappresenta l’uno e il centro vitale, ai complessi ‘nodi d’amore’, all’ immagine della dama con l'albero che perpetua l’iconografia delle dee della vegetazione. Le fotografie sono tratte da ‘Cocci, frammenti della storia segreta di Venezia’ di Antonella Barina, trentesimo numero di Edizione dell’Autrice. Un ‘Libretto rotante’ che si legge nei sue sensi, come quando si ha in mano un coccio e lo si rigira per cercare di capirne il significato: da una parte l'introduzione, dall'altra una composizione poetica.

 
“I simboli rappresentati nei cocci sono elementi di un alfabeto spirituale semplice e illuminante, francescano per la loro attinenza agli elementi vitali del Creato, racchiuso nella forma comune del piatto, circolare come quella dell’antica patera sacra. Tuttavia va considerato che, frequentemente, il perimetro delle isole veniva bonificato con materiali di scarto delle industrie ceramiche. Va quindi considerata la possibilità che stoviglie di questo tipo rifornissero le mense private cittadine, suggerendo che cibo spirituale dei veneziani fosse tra l’altro la frequentazione di questa conoscenza diffusa di elementi simbolici arcaici. Una civiltà scomparsa riemerge dal fango, e ciascun elemento può diventare il principio di un lungo e interessante cammino. Poiché ogni simbolo rimanda all’altro come nell’avvolgersi di una doppia spirale, ho pensato che l’unica impaginazione possibile per farne tesoro fosse questa, che costringe a girarla e rigirarla, come si fa con i cocci quando si cerca di capire cosa vi è figurato”. (Antonella Barina)
 
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