‘Trentesimo numero di Edizione dell'Autrice ’
comunicato
 
Libro 'Cocci' esposti alla Torre Civica di Mestre
 

È dedicato ai simboli della ceramica veneziana antica, ‘Cocci - frammenti della storia segreta di Venezia’,  trentesimo numero di ‘Edizione dell’Autrice’ di Antonella Barina che apre la serie 2010 dei ‘Libretti rotanti’, da leggere in due direzioni. Nel mezzo, i simboli della rotazione. E si passa dall’altra parte.

Edizione dell’Autrice, dicitura la quale nel 2003 Antonella Barina distribuiva le raccolte poetiche di stretta attualità sul territorio veneziano, da sei anni a questa parte, è diventato il titolo di una testata giornalistica con la quale la scrittrice diffonde le proprie opere. Tra quelle raccolte, ‘Madre Marghera’, ‘Canto dell’acqua alta’, ‘MestreNiente’. Altri filone di interesse sono le poesie legate all’identità come ‘Poesia dei 50 anni’, ‘Inconosciuta’, ‘L’Anguana salva’, e quelle di viaggio, da ‘Birds – walking between Stonehenge and Avebury’ a ‘Turning – le città della luna’, dedicata alla Turchia. Nel 2010, con Edizione dell’Autrice sono usciti i Racconti per Venezia, dal romanzo breve ‘Albertine, il senso del viaggio’, con il personaggio di Proust che immancabilmente torna nella città lagunare, a ‘Tre in una, inferno e Paradiso’, dedicato ad Elena Arcangela Tarabotti, che nel ’600 contestò con i suoi scritti la Serenissima, ‘Amerinda, l’arte di liberar colombe’, sulle leggi non scritte del potere e dell’arte, ‘Duse come Demetra, il teatro della poesia’, dove in una notte veneziana la divina rivela il proprio desiderio segreto, ‘Margarita da due case’, tragiche e buffe vicende di due omonime medioevali, ‘L’Isola delle dee, o la gondoliera’, che rivisita la figura della Zildo di Baroncorvo. La collana di Edizione dell’Autrice, presente in alcune librerie, ma anche in negozi e sui banchi del mercato, oltre che in fiere dell’editoria e rassegne, è in buona parte scaricabile da internet.

Il trentesimo numero, ‘Cocci – frammenti della storia segreta di Venezia’, apre una riflessione sui simboli arcaici presenti nella fruizione quotidiana della Venezia antica, dal fiore che rappresenta l’uno e il centro vitale ai complessi ‘nodi d’amore’ alle immagini delle dame con albero che perpetuano l’iconografia delle dee della vegetazione. Accompagnato su un lato da una poesia e sull’altro da una breve introduzione, il ‘libretto rotante’, stampato a colori in sedicesimo con Cartotecnica Veneziana, invita a rivoltarlo nella parte centrale, dove sono riprodotte le sfere solari rappresentate dagli antichi ‘bocaleri’. (info 340-4753994)

 

 
 
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